Ci stiamo avviando lentamente al ritorno alla normalità dopo un periodo complicato sotto moltissimi punti di vista. Ora che, seppur con le precauzioni del caso, si possono riprendere le relazioni col mondo esterno cominciano a verificarsi delle situazioni un po’ strane, anche se non del tutto inattese.

Si registrano, infatti, moltissimi casi di vera e propria fobia ad uscire di casa, quel luogo che per alcuni si è via via trasformato in un vero e proprio bunker, al riparo da possibili pericoli. Se è vero che nelle primissime settimane la stragrande maggioranza delle persone ha gestito a fatica la clausura forzata, sono aumentati in maniera esponenziale i casi di persone che ora hanno notevoli difficoltà a riprendere la vita sociale che avevano prima del lockdown.

Le ragioni sono molteplici e variegate: dalla paura alla scoperta di spazi prima sconosciuti, dal timore di contrarre patologie alla comodità per alcuni nel lavorare da casa, dai problemi economici allo stravolgimento degli stili di vita, il tempo ha radicato l’abitudine a rimanersene tra le mura domestiche. Si chiama “sindrome della capanna” o “del prigioniero”, un fenomeno che conosce bene chi è stato magari costretto a lunghi periodi di degenza e con cui oggi si stima abbia a che fare un italiano su sei.

I segnali possono essere sbalzi d’umore, insonnia e irascibilità, con cui è opportuno convivere per poco. Meglio darsi da fare, gradualmente e a piccole dosi fatte di passeggiate all’aria aperta, salutari anche per un fisico intorpidito dopo tanta sedentarietà, semmai insieme a persone che ci conoscono bene.
Nei momenti in cui si è in casa meglio stare lontani da tv, radio e social network che continuano a parlare del periodo che ci stiamo finalmente mettendo alle spalle. In quei momenti è decisamente più piacevole riprendere quel vecchio hobby, o sfogliare un libro, o chiamare persone che non sentiamo da tempo.

Possiamo e dobbiamo cercare quelle attività che prevedono un deciso distacco, anche in questo caso progressivo ma costante, da tutto ciò che è schermo, il mezzo attraverso il quale abbiamo filtrato la realtà negli ultimi tre mesi, il mezzo del quale fare finalmente a meno per uscire dalla capanna!

 

La frase giusta: Cambiando l’atteggiamento interno delle loro menti, gli esseri umani possono cambiare gli aspetti esteriori della loro vita. (William James )